Il disegno di legge europea 2013 apre i concorsi pubblici ai
cittadini stranieri che abbiano la carta di soggiorno.Anche i
lavoratori stranieri potranno partecipare ai concorsi pubblici,
aspirando a un posto da insegnanti o impiegati.
Il Senato gli ha dato il via libera ed ora è passato alla Camera
per l’approvazione definitiva. È stato assegnato alla Commissione
Politiche dell'Unione Europea, che ha iniziato a esaminarlo.
Il
testo adegua la normativa italiana a quella europea, evitando o
bloccando procedure di infrazione e tra le altre cose, sul fronte del
pubblico impiego, equipara i cittadini extracomunitari titolari di un
permesso Ce per lungo soggiornanti ai cittadini dell’Ue. Potrebbero
quindi essere assunti dalla Pubblica Amministrazione, tranne che nei
posti dove si esercitano pubblici poteri o si tutela l’interesse
nazionale (non potrebbero, quindi, diventare magistrati o militari).
In particolare, l’articolo 7 del ddl modifica le “Norme
generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle
amministrazioni pubbliche” (d. lgls.165/2001), secondo le quali,
già oggi, “i cittadini degli Stati membri
dell'Unione europea possono accedere ai posti di lavoro
presso le amministrazioni pubbliche che non implicano
esercizio diretto o indiretto di
pubblici poteri, ovvero non attengono alla tutela
dell'interesse nazionale”.
Nel disegno di “legge europea 2013” si allarga questa
possibilità “ai loro familiari non aventi la cittadinanza di uno
Stato membro che siano titolari del diritto di soggiorno o del
diritto di soggiorno permanente”. Ma anche “ai cittadini di
Paesi terzi che siano titolari del permesso di soggiorno CE per
soggiornanti di lungo periodo o che siano titolari dello status di
rifugiato ovvero dello status di protezione sussidiaria”.
Si prevede l'approvazione prima della sospensione dei lavori per
la pausa estiva, anche in considerazione dell'altissimo numero di
procedure di infrazioni pendenti nei confronti dell'Italia”.
Clicca qui sotto per il testo integrale.
A.C.
1327. .S. 588. - "Disposizioni per l'adempimento degli obblighi
derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea - Legge
europea 2013" (approvato dal Senato) (1327)
lunedì 15 luglio 2013
giovedì 4 luglio 2013
FASCIANI (AGL) : "BENE LA CONSULTA, ORA SI SUPERI IL NEFASTO PROTOCOLLO DEL 31 MAGGIO CON UNA NUOVA LEGGE SULLA RAPPRESENTATIVITA'"
"In passato come AGL avevamo chiesto più
volte una riforma del testo dell'art. 19 dello Statuto dei
Lavoratori. Quanto accaduto ieri è conseguenza di alcuni ricorsi
della FIOM nell'ambito della vertenza FIAT ma il risultato è un
passo avanti per tutti i sindacati, come il nostro, non
istituzionalizzati, in tutto il settore privato. Ora il passo
successivo dovrà essere la sconfitta del tentativo di oligopolizzare
la rappresentanza sindacale operato da CGIL,CISL,UIL,UGL (e purtroppo
la stessa FIOM) col protocollo del 31 maggio scorso e il varo di una
nuova legge che fissi, nel privato, le regole di una corretta
determinazione della rappresentatività di tutti i sindacati (e non
solo di alcuni di essi, più "graditi" degli altri da parte
dei datori di lavoro). Ma non basta: occorre che queste regole
determinino una reale incisività del ruolo del sindacato.Garantendo
comunque a tutti accessibilità e diritto di tribuna. Non
dimentichiamo infatti la nefasta esperienza nel settore pubblico,
dove regole , adottate da alcuni anni, apparentemente ineccepibili
hanno prodotto lo scadimento dei sindacati rappresentativi al ruolo
di capi-classe e/o soprammobili. Comunque impotenti. Se le regole
producono una falsa democrazia allora è meglio farle saltare e
tornare alla sana e libera dialettica sociale e sindacale."
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