Leggi l'articolo del Corriere della Sera (clicca sul link)
http://www.zeroviolenzadonne.it/rassegna/pdfs/17Apr2014/17Apr201403f1abf8d6aca26e3f21cb94d5903b4e.pdf
Come AGL lo diciamo da tempo, per esempio lo dicemmo qui
http://agl-alleanzageneraledellavoro.blogspot.it/2012/10/polizia-nellinteresse-di-chi-opera.html
giovedì 17 aprile 2014
RAGAZZA CALPESTATA: C'ERANO I VIOLENTI MA CI SONO STATI ANCHE CALCI E CRETINI, CHECCHE' NE DICANO ALCUNI SINDACALISTI DI POLIZIA UN PO' RINTRONATI. BRAVO DOTT. PANSA. ORA PERO' SUBITO I CODICI IDENTIFICATIVI SUL CASCO PER OGNI AGENTE E, QUANDO CI SARANNO I SOLDI, ANCHE TELECAMERE SUI CASCHI, MAGISTRATI IN PIAZZA E AUMENTI DI STIPENDIO PER GLI AGENTI
giovedì 10 aprile 2014
STIPENDI STATALI BLOCCATI FINO ALL'ANNO SIDERALE 2020.COMPLIMENTI A TUTTI I SINDACATI DELLA GALASSIA DEL PUBBLICO IMPIEGO PER LA CREDIBILITA' CHE HANNO CONFERITO ALLA CATEGORIA PRESSO L'OPINIONE PUBBLICA INTERSTELLARE.DOVREMO RIVOLGERCI AI SINDACATI KLINGON?
da www.italiaoggi.it
Alessandra RicciardiContratti bloccati per gli statali fino al 2020. La nuova stangata è contenuta tra le previsioni del Def che mette nel conta una risalita della spesa per le retribuzioni dei circa 3 milioni di dipendenti pubblici solo a partire dal 2018 e per uno 0,3% annuo. Si tratta, e su questo il documento entrato ieri al consiglio dei ministri è chiarissimo, del valore dell'indennità di vacanza contrattuale che si conta debba scattare per l'intero triennio 2018-2020. L'indennità è prevista dalla legge quando non si rinnovano i salari neanche per adeguarli all'inflazione. "Nel quadro a legislazione vigente, la spesa per redditi da lavoro dipendente delle amministrazioni pubbliche è stimata diminuire dello 0,7% circa per il 2014, per poi stabilizzarsi nel triennio successivo e crescere dello 0,3% nel 2018", si legge nel documento, "per effetto dell'attribuzione dell'indennità di vacanza contrattuale riferita al triennio contrattuale 2018-2020". Insomma, se la formulazione sarà confermata, gli stipendi dei travet resteranno ancora per un bel po' bloccati: alla fine, se non ci saranno modifiche nei prossimi anni, il settore pubblico non avrà avuto aumenti per un intero decennio. Il blocco dei contratti pubblici è un'arma a cui l'ex ministro dell'economia Giulio Tremonti ha fatto ricorso nel 2009 per ridurre in modo certo la spesa pubblica: ogni punto percentuale di aumento della massa salariale infatti vale all'incirca un miliardo di euro annuo. Tenere fermi i salari è uno strumento di facile attivazione, visto che il datore di lavoro è lo stesso stato, e di certo risultato, giacché i fattori azionabili sono noti. E' il motivo per cui nessun governo ha saputo rinunciarvi, da quando la crisi si è fatta incalzante e lo sguardo della commissione europea severo. E' stato l'esecutivo di Mario Monti a prevedere la proroga del blocco del contratto fino al 2014. In sede di trattativa con i sindacati si è poi passati a concedere uno spiraglio per il rinnovo solo normativo per il successivo triennio. Ora la conferma che non è al momento possibile mettere in cassa fondi per pagare gli aumenti agli statali addirittura per i prossimi due trienni. Risulta così profetica la dichiarazione rilasciata qualche giorno fa, in sede di audizione in parlamento sulle linee programmatiche del suo dicastero, dal ministero della pubblica i amministrazione e della semplificazione, Marianna Madia: "Gli 80 euro in più al mese dí detrazioni salariali valgono come un contratto rinnovato". Un'affermazione che aveva messo in allarme i sindacati, con Cgil, Cisl e Uil che all'unisono avevano detto: "Così non si va avanti, i contratti vanno rinnovati". Spiega il concetto Antonio Foccillo, segretario confederale Uil e profondo conoscitore delle dinamiche del pubblico impiego: "Se il documento finale del Def dovesse contenere questa previsione per tutti i sindacati sarebbe inaccettabile, significherebbe sommare il blocco dei salari individuali, di tutti i contratti nazionali e di secondo livello fino almeno 2018. Un risultato boomerang, si penalizzerebbe proprio quella classe di redditi medio-bassi che il governo dice di voler aiutare".
Contratti bloccati fino al 2020
Il Governo ha già previsto l'indennità per gli statali
09/04/2014Alessandra RicciardiContratti bloccati per gli statali fino al 2020. La nuova stangata è contenuta tra le previsioni del Def che mette nel conta una risalita della spesa per le retribuzioni dei circa 3 milioni di dipendenti pubblici solo a partire dal 2018 e per uno 0,3% annuo. Si tratta, e su questo il documento entrato ieri al consiglio dei ministri è chiarissimo, del valore dell'indennità di vacanza contrattuale che si conta debba scattare per l'intero triennio 2018-2020. L'indennità è prevista dalla legge quando non si rinnovano i salari neanche per adeguarli all'inflazione. "Nel quadro a legislazione vigente, la spesa per redditi da lavoro dipendente delle amministrazioni pubbliche è stimata diminuire dello 0,7% circa per il 2014, per poi stabilizzarsi nel triennio successivo e crescere dello 0,3% nel 2018", si legge nel documento, "per effetto dell'attribuzione dell'indennità di vacanza contrattuale riferita al triennio contrattuale 2018-2020". Insomma, se la formulazione sarà confermata, gli stipendi dei travet resteranno ancora per un bel po' bloccati: alla fine, se non ci saranno modifiche nei prossimi anni, il settore pubblico non avrà avuto aumenti per un intero decennio. Il blocco dei contratti pubblici è un'arma a cui l'ex ministro dell'economia Giulio Tremonti ha fatto ricorso nel 2009 per ridurre in modo certo la spesa pubblica: ogni punto percentuale di aumento della massa salariale infatti vale all'incirca un miliardo di euro annuo. Tenere fermi i salari è uno strumento di facile attivazione, visto che il datore di lavoro è lo stesso stato, e di certo risultato, giacché i fattori azionabili sono noti. E' il motivo per cui nessun governo ha saputo rinunciarvi, da quando la crisi si è fatta incalzante e lo sguardo della commissione europea severo. E' stato l'esecutivo di Mario Monti a prevedere la proroga del blocco del contratto fino al 2014. In sede di trattativa con i sindacati si è poi passati a concedere uno spiraglio per il rinnovo solo normativo per il successivo triennio. Ora la conferma che non è al momento possibile mettere in cassa fondi per pagare gli aumenti agli statali addirittura per i prossimi due trienni. Risulta così profetica la dichiarazione rilasciata qualche giorno fa, in sede di audizione in parlamento sulle linee programmatiche del suo dicastero, dal ministero della pubblica i amministrazione e della semplificazione, Marianna Madia: "Gli 80 euro in più al mese dí detrazioni salariali valgono come un contratto rinnovato". Un'affermazione che aveva messo in allarme i sindacati, con Cgil, Cisl e Uil che all'unisono avevano detto: "Così non si va avanti, i contratti vanno rinnovati". Spiega il concetto Antonio Foccillo, segretario confederale Uil e profondo conoscitore delle dinamiche del pubblico impiego: "Se il documento finale del Def dovesse contenere questa previsione per tutti i sindacati sarebbe inaccettabile, significherebbe sommare il blocco dei salari individuali, di tutti i contratti nazionali e di secondo livello fino almeno 2018. Un risultato boomerang, si penalizzerebbe proprio quella classe di redditi medio-bassi che il governo dice di voler aiutare".
venerdì 4 aprile 2014
I SINDACATI RAPPRESENTATIVI DEL PUBBLICO IMPIEGO A COLLOQUIO COL MINISTRO MADIA...CHE LI TRATTA COME PALLINE DEL FLIPPER
Le risultanze dei primi incontri tra governo Renzi e sindacati del
pubblico impiego offrono un quadro desolante del ritardo che queste
organizzazioni, ancora una volta, rischiano di far scontare ai poveri ,
ma sonnolenti , lavoratori italiani. Che non ci fossero soldi per i
rinnovi contrattuali lo si sapeva ancor prima dell'avvento di questo
governo. E' da anni che lo sappiamo. Nonostante tutto, Renzi sarà il
primo, dopo anni, a rimpinguare le buste paga, producendo, di fatto, gli
effetti di un rinnovo economico del contratto. In poche parole un
politico riformatore, da solo, ha realizzato quanto una pletora di
sindacati , confederali o autonomi o conflittuali, non e' riuscita a
fare, con il piccolo particolare, cari lavoratori, di avervi fatto
buttare dieci volte di più in scioperi inutili, illusori, rituali e
propagandistici. Alla faccia del sindacato che dialoga! Si tratta a
pesci in faccia l'unico che mette in tasca i soldi ai lavoratori, dopo
aver pomiciato per anni , tutti loro, neanche con i ministri ma con i
tirapiedi dei direttori generali di ogni amministrazione. Vergogna! Il
Ministro Madia ha detto la verità. Aumenti o nuovi concorsi per
stabilizzare i precari solo se questa PA saprà produrre risparmi. La
spending review , se si tratta di togliere soldi a chi vive la PA come
un privilegio, e' quanto di piu di sinistra ci possa essere. La smettano
i sindacati cosiddetti antagonisti di fare il gioco dei dinosauri della
PA che usano come scudi umani, per sopravvivere, poveri disgraziati che
guadagnano, nel pubblico, poco piu di 1000 euro al mese. Il futuro di
quei lavoratori e' nella fine dei centri di privilegio e di chi li
dirige. Chi ancora piange per i tagli lineari, passati,presenti e futuri
non ha compreso (facendo pagare questo suo ritardo a chi rappresenta)
che in Italia, almeno finchè non cambieranno gli italiani, solo tagli
lineari potranno essere realizzati, perché appena ne vuoi fare uno
mirato, mille mani di lobbisti cercano di deviarti il tiro e alla fine,
se spari, lo puoi fare solo in aria. Se qualcuno pensa che vi sia
esatta coincidenza tra noi e il punto di vista della Madia, sbaglia,
poiché noi siamo per i prepensionamenti nel pubblico ma che non
necessariamente producano nuove assunzioni . Ciò avvenga solo se, a
seguito di una vera digitalizzazione della PA, vi sia assoluto bisogno
di forza lavoro. Basta con i concorsi finalizzati a rendere la PA una
valvola di sfogo della disoccupazione .Il vero interesse dei lavoratori
pubblici e di tutti i cittadini è che la spending review di Cottarelli
sia realizzata fino in fondo, che Renzi porti a compimento le sue
riforme di portata storica. E che tutti i sindacati collaborino a questa
opera di pulizia che se avviene in questi mesi in maniera cosi
traumatica è perchè, evidentemente, dagli anni '80 ad oggi o non si è
fatto nulla o, peggio, solo danni.
Da ultimo un appello a Renzi. Oggi hai ridotto le prerogative (permessi e distacchi) solo ai dirigenti. Ma perché non cominciamo a dire che permessi e distacchi pagati dallo Stato nel settore pubblico vanno aboliti e se un sindacato abbisogna di un lavoratore in permesso sindacale lo stesso deve essere pagato da quel sindacato? Faremmo cosi contenta la Camusso che è contro i prepensionamenti nel pubblico perchè dovrebbero allora essere fatti anche nel privato.
Da ultimo un appello a Renzi. Oggi hai ridotto le prerogative (permessi e distacchi) solo ai dirigenti. Ma perché non cominciamo a dire che permessi e distacchi pagati dallo Stato nel settore pubblico vanno aboliti e se un sindacato abbisogna di un lavoratore in permesso sindacale lo stesso deve essere pagato da quel sindacato? Faremmo cosi contenta la Camusso che è contro i prepensionamenti nel pubblico perchè dovrebbero allora essere fatti anche nel privato.
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