Le risultanze dei primi incontri tra governo Renzi e sindacati del
pubblico impiego offrono un quadro desolante del ritardo che queste
organizzazioni, ancora una volta, rischiano di far scontare ai poveri ,
ma sonnolenti , lavoratori italiani. Che non ci fossero soldi per i
rinnovi contrattuali lo si sapeva ancor prima dell'avvento di questo
governo. E' da anni che lo sappiamo. Nonostante tutto, Renzi sarà il
primo, dopo anni, a rimpinguare le buste paga, producendo, di fatto, gli
effetti di un rinnovo economico del contratto. In poche parole un
politico riformatore, da solo, ha realizzato quanto una pletora di
sindacati , confederali o autonomi o conflittuali, non e' riuscita a
fare, con il piccolo particolare, cari lavoratori, di avervi fatto
buttare dieci volte di più in scioperi inutili, illusori, rituali e
propagandistici. Alla faccia del sindacato che dialoga! Si tratta a
pesci in faccia l'unico che mette in tasca i soldi ai lavoratori, dopo
aver pomiciato per anni , tutti loro, neanche con i ministri ma con i
tirapiedi dei direttori generali di ogni amministrazione. Vergogna! Il
Ministro Madia ha detto la verità. Aumenti o nuovi concorsi per
stabilizzare i precari solo se questa PA saprà produrre risparmi. La
spending review , se si tratta di togliere soldi a chi vive la PA come
un privilegio, e' quanto di piu di sinistra ci possa essere. La smettano
i sindacati cosiddetti antagonisti di fare il gioco dei dinosauri della
PA che usano come scudi umani, per sopravvivere, poveri disgraziati che
guadagnano, nel pubblico, poco piu di 1000 euro al mese. Il futuro di
quei lavoratori e' nella fine dei centri di privilegio e di chi li
dirige. Chi ancora piange per i tagli lineari, passati,presenti e futuri
non ha compreso (facendo pagare questo suo ritardo a chi rappresenta)
che in Italia, almeno finchè non cambieranno gli italiani, solo tagli
lineari potranno essere realizzati, perché appena ne vuoi fare uno
mirato, mille mani di lobbisti cercano di deviarti il tiro e alla fine,
se spari, lo puoi fare solo in aria. Se qualcuno pensa che vi sia
esatta coincidenza tra noi e il punto di vista della Madia, sbaglia,
poiché noi siamo per i prepensionamenti nel pubblico ma che non
necessariamente producano nuove assunzioni . Ciò avvenga solo se, a
seguito di una vera digitalizzazione della PA, vi sia assoluto bisogno
di forza lavoro. Basta con i concorsi finalizzati a rendere la PA una
valvola di sfogo della disoccupazione .Il vero interesse dei lavoratori
pubblici e di tutti i cittadini è che la spending review di Cottarelli
sia realizzata fino in fondo, che Renzi porti a compimento le sue
riforme di portata storica. E che tutti i sindacati collaborino a questa
opera di pulizia che se avviene in questi mesi in maniera cosi
traumatica è perchè, evidentemente, dagli anni '80 ad oggi o non si è
fatto nulla o, peggio, solo danni.
Da ultimo un appello a Renzi. Oggi hai ridotto le prerogative (permessi e
distacchi) solo ai dirigenti. Ma perché non cominciamo a dire che
permessi e distacchi pagati dallo Stato nel settore pubblico vanno
aboliti e se un sindacato abbisogna di un lavoratore in permesso
sindacale lo stesso deve essere pagato da quel sindacato? Faremmo cosi
contenta la Camusso che è contro i prepensionamenti nel pubblico perchè
dovrebbero allora essere fatti anche nel privato.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento