Ci eravamo dimenticati dell'esistenza
dei Sindacati del lavoro pubblico. Non si sentivano più in giro.
Poi, all'improvviso una non notizia (il blocco degli aumenti, se
ricordate (DEF aprile 2014), è quasi sicuro fino al 2020 per motivi
di finanza pubblica) ha fornito nuovo materiale per i quotidiani di
gossip politico.La ragione è semplice: di cosa si sarebbero
altrimenti occupati nei prossimi 6 anni i sindacati?come noto, Renzi
ha cambiato stile. Non più tavoli e consultazioni coi sindacati ma
richiesta diretta ai lavoratori di pareri e proposte. Volontà di
eludere ed elidere i corpi intermedi? No, semplicemente non perdere
tempo e non farsi deviare dai corpi morti più o meno intermedi, più
o meno rappresentativi.Divertente. Gli hanno obbiettato che con le
riforme istituzionali non si mangia e lui reagisce rifiutandosi di
masticare carne defunta. Ovviamente è partita la rituale
proclamazione di preavvisi di sciopero la quale però è stata
immediatamente sovrastata da un pronunciamento golpista e fascistoide
di sindacati e Cocer degli uomini in divisa. Che tra parentesi (e
neanche tanto) minacciano , di fatto, di violare la Costituzione ,
dato che ci risulta che determinate categorie di servitori dello
Stato non abbiano diritto di sciopero. E di operare una grande
mistificazione, visto che si tratta di categorie lasciate fuori dalla
contrattualizzazione del pubblico impiego.Ricordate gli applausi agli
agenti inquisiti per gravi reati durante un congresso di un sindacato
autonomo di polizia? Altro che le patetiche banane di Tavecchio...E
qui ,sorpresa: è stata pubblicizzata una immediata disponibilità
all'incontro, seppure scevra da tentazioni di cedere al ricatto.
Anche i sindacati del lavoro pubblico erano stati incontrati, ma solo
dalla Madia e non personalmente da Renzi e con modalità sbrigative e
disillusorie. Gli uomini in divisa invece no. Saranno ricevuti
“personalmente” dal Premier e non solo e tanto dai vari Ministri
competenti.Questa disponibilità temperata dalla contestuale
sottolineatura che cinque polizie sono comunque troppe. Come dire:
venite pure alla riunione, anche in divisa ma attenti a quello che
dite e a dove vi sedete perchè potrebbero esserci anche per voi dei
bei forbicioni di cottarelliana fattura pronti a stagliuzzarvi le
gallonate chiappe.Beh, tutt'altra grinta rispetto alla reazione di
maniera di Alfano che l'immaginario collettivo pensa afflitto e
impaurito dalla possibilità che un bel giorno la sua scorta si
rifiuti di accompagnarlo al “lavoro”.Era aperto un tavolo presso
il suo Dicastero proprio su questi temi ma evidentemente (era
successo nei giorni scorsi anche nei suoi colloqui-bidone con le
autorità europee sulla questione Frontex) il piglio autorevole è
ancora un limite del politico che tuttavia si applica molto pur senza
immediati risultati.
Ma il dato fondamentale è che questa
differenza di trattamento tra statali e uomini in divisa (un vero e
proprio schiaffo, altro che le vignette di brunettiana memoria) è la
definitiva sepoltura di ogni e qualsiasi speranza per i lavoratori
pubblici non in divisa. Una certificazione crudele dell'inutilità
della Pubblica Amministrazione così come oggi si configura in
Italia. Quando i Sindacati pubblici urlano, imprecano e propongono lo
sciopero generale, vi prendono quindi per il culo.Il Governo
giustifica tale situazione col fatto che una comunità con un milione
di disoccupati ha altre priorità e altre urgenze. Le risorse sono
limitate e occorre fare delle scelte.Come avviene quando una
autoambulanza deve scegliere a chi prestare prima le cure, nel caso
abbia davanti più feriti.Si dice: non è vero. Le risorse per
“curare” anche gli altri ci sarebbero ma non c'è la volontà
politica di reperirle.In particolare si evoca la triade “evasione
fiscale,società partecipate, corruzione”. Questo governo è in
carica da 6 mesi, i suoi ministri sono giovani o per lo più estranei
o ininfluenti rispetto agli assetti politici precedenti. Hanno
promesso di mettere le mani in quelle tre problematiche e qualcosa,
in 6 mesi, hanno iniziato a fare. Se tra 1000 giorni riusciranno a
tener fede agli annunci bene. Altrimenti Renzi vedrà dissolversi il
suo 40% e al governo avremo Grillo o il Centro Destra o addirittura
avremo la Troika a comandare sull'economia italiana.La domanda allora
è: era ed è possibile entro dicembre (tra 3 mesi) far saltar fuori
da “evasione fiscale,società partecipate, corruzione” i miliardi
per aumentare di 100 euro al mese lo stipendio di tutti gli
statali?Perchè di questo tipo di aumento si tratterebbe. Ci sembra
improbabile. E allora di cosa stiamo parlando? Le risorse per le
150.000 assunzioni nella scuola (non immediate ma a partire dal
settembre 2015 e diluite in tre anni) verranno dalla Spending Review,
se riuscirà. Taglio del 3% a tutti i Ministeri di spesa. Tagli
lineari (obbligati, come più volte solo noi abbiamo sostenuto,
perchè i tagli mirati non sono attuabili in un paese di lobby e
mafie come l'Italia). Apriti cielo!“evasione fiscale,società
partecipate, corruzione”: in aggiunta ai soldi per gli aumenti
degli stipendi pubblici dovrebbero vedere il recupero di risorse
anche per le assunzioni degli insegnanti precari. Se fosse questione
di sola volontà politica (e non invece come pensiamo noi di
oggettiva impossibilità tecnica di ottenere risultati a breve
termine in una situazione tipica di buoi scappati) qualcuno ci sa
indicare quale schieramento politico realisticamente, vincendo le
elezioni, avrebbe potuto, potrebbe o potrà in tre mesi tirar fuori
tutte queste risorse? Ma siete sicuri che ancora in Italia vi siano
tutti questi soldi o che invece non siano stati già portati
altrove?Non credete che la risposta non sia nel passato ma nel
futuro, nel riorganizzare il Fisco,i Servizi Pubblici e gli appalti
pubblici?e soprattutto, in misure shock, immediate, per fronteggiare
l'emergenza occupazionale non con assunzioni pubbliche ma mettendo le
imprese in condizione di lavorare in Italia? Ma i Sindacati del
Pubblico Impiego si accontenterebbero di meno: che la Corte
costituzionale dichiari illegittimo il blocco dei contratti (e poi,
da dove uscirebbero fuori i soldi?) e che riesca uno sciopero
generale, cioè che ogni lavoratore butti via una giornata di
retribuzione, equivalente a una frazione mensile dell'aumento
contrattuale, facendo risparmiare il governo, come tutti sanno. Anzi,
potrebbe essere una idea: un mese di sciopero generale (d'accordo col
Governo). Col risparmio il Governo potrebbe rinnovare i contratti,
concedere gli aumenti, far vincere politicamente i sindacati. Solo
che il singolo lavoratore alla fine dell'anno si troverebbe con lo
stesso reddito di prima.O forse non sciopererebbe nessuno, cercando
di fregare i colleghi costruendosi un aumento col sacrificio altrui.
Ma a parte questi scenari tragicomici,
è l'inadeguatezza politica dei sindacati che fa piangere. I
Sindacati dovrebbero essere i primi sostenitori dei tagli e delle
riforme perchè gli sprechi sono contro i lavoratori, così come una
PA inefficiente. I sindacati della scuola dovrebbero porre il
problema del numero eccessivo degli insegnanti , nonostante queste
150.000 annunciate assunzioni e sostenere una vera riforma che porti
la scuola italiana all'altezza degli standard europei.
Ma anche sugli uomini in divisa questa
bagarre sta occultando alcune questioni di fondo.Una sola Polizia al
posto di cinque, l'aumento degli stipendi ai poliziotti
ridimensionando quelli dei dirigenti di polizia, la costruzione di
nuove carceri, l'adozione di un modello all'americana relativamente
al diritto del cittadino di armarsi. In Italia c'è troppa polizia .
Ridurre il numero,pagarli meglio, educare il cittadino alla difesa
personale.Non c'è sicurezza, è un fatto incontestabile. Se il
cittadino potesse proteggersi da solo, minacce incostituzionali di
sciopero delle forze dell'ordine sarebbero irrilevanti.Come al solito
in Italia vi sono categorie che cercano di approfittare di ritardi
dello Stato.
Analogamente per la difesa. Nella quale
albergano ancora troppi papaveri, imboscati e parassiti.Vedremo se
effettivamente questi soldi saranno stati in questi decenni ben spesi
quando , come sta accadendo ora, prenderà corpo il rischio di
attentati terroristici interni, o di attacchi da sud o da est da
parte di fondamentalisti e tagliagole. Il cittadino italiano medio è
concretamente oggi in grado, in caso di necessità, di difendere sé
stesso, la sua Famiglia e la Patria imbracciando un' arma, al pari di
quanto avviene in altri paesi?PA, Scuola, Difesa: la domanda è
sempre la stessa. Si tratta di organizzazioni efficienti?Utili?Che
giustifichino il carico fiscale sui cittadini?Il problema, come si
vede, è un po' più complesso e grave dei 100 euro in più nello
stipendio e dell'appartenenza o meno al ceto medio di chi lavora in
questi settori.
Così come, parlando della riforma
della PA, dobbiamo decidere se perdere ancora tempo dietro a sogni
irrealizzabili come si è fatto negli ultimi 40 anni o se è arrivata
ora di intraprendere altre strade .La lotta all'evasione fiscale
(fenomeno storicamente speculare e legato, non dimentichiamolo,
all'indebitamento pubblico e alle assunzioni clientelari soprattutto
a beneficio del Mezzogiorno nella Pubblica Amministrazione) è
fallita perchè è il sistema fiscale che ha assunto caratteristiche
demenziali. L'idea della Flat Tax è ottima e a chi obbietta la
violazione del principio di progressività (obiezione a cui già
qualificati esperti hanno replicato ipotizzando correttivi sul piano
della modulazione diversificata delle detrazioni) ripetiamo quanto
affermato relativamente all'adozione dello Spoils-System per i
dirigenti pubblici: è una buona occasione per cambiare la
Costituzione. Le conseguenze, relativamente al futuro dell'Agenzia
delle Entrate e ai concorsi per dirigenti, sono ovvie, dal nostro
punto di vista. Certo, se ciò si realizzasse crollerebbe tutto un
mondo di commercialisti, tributaristi, dirigenti-funzionari che
arrotondano da consulenti, sindacati che hanno alimentato contenziosi
giudiziari,corruzione, ecc. Tra non molto i dirigenti scolastici
decideranno sugli scatti di merito degli insegnanti. Bene, era ora.
Però non basta. Occorrerà che entrambe le figure si aggiornino e
riqualifichino (sì, proprio come si fa con il vecchiume nei centri
storici). E lo stesso nella amministrazione della giustizia. Solo
noi, francamente, abbiamo sempre sostenuto che la riorganizzazione di
quel personale è indispensabile. Ma soprattutto la digitalizzazione
accompagnata dal blocco del turn over. Il futuro è nella diminuzione
del personale in tutta la PA attraverso un utilizzo oculato
dell'informatica e un conseguente risparmio.E se ciò provocasse la
riduzione del numero dei tesserati ai Sindacati, chissenefrega,
meglio così che pesare sull'esistenza dei cittadini.. Se (e non
siamo d'accordo) gli 80 euro vengono considerati una elemosina, cosa
sarebbero invece 100 euro di aumento contrattuale, una botta di
vita?Ma non fateci ridere!Anche qui, è ora di innovare. Guardare in
faccia alla realtà. Chi non è d'accordo in teoria su un aumento di
stipendio a favore di un onesto lavoratore pubblico? Tutti lo siamo.
Ma occorre vedere se ci sono i soldi e se quelli previsti in futuro
siano probabili e veri.L'Italia è un Paese in cui occorre che si
riprenda a creare ricchezza.Se gli espropri proletari non si
realizzano neppure a Cuba o in Cina ci sarà un motivo. E quindi è
difficile che si realizzino in Italia con patrimoniali o prelievi
notturni alla Giuliano Amato o massacrando i proprietari di immobili.
Occorre una giustizia e una equità retributiva, certamente. Ma in
nessun paese del mondo uno si arricchisce facendo l'impiegato
statale. Se, come legittimo, un dipendente pubblico ambisce a
guadagnare di più è giusto , come avviene ora , che lavori in nero
(o peggio, vada in cerca di bustarelle) o non sarebbe meglio che alla
luce del sole, in deroga al principio di esclusività, gli fosse
consentito, pagando le tasse, di fare un secondo lavoro nel privato
o, ancor meglio, di guardarsi intorno e cercare di diventare
imprenditore, lasciando la PA? Avendo veramente più soldi in tasca
da spendere per sostenere consumi e domanda interna?La
Costituzione'Cambiamola, no?Le riforme a che servono, se non a vivere
meglio?La contrattazione pubblica? Ricordate? Solo noi avevamo detto
che era una cagata pazzesca (e, non a caso, nel Pubblico Impiego, le
categorie “forti” se ne sono tirati fuori...).Abbiamo fiducia che
l'Italia emersa dalle recenti elezioni europee abbia colto queste
esigenze e che sosterrà scelte coraggiose e ineludibili. Solo una
richiesta facciamo a Renzi: accelera su riforma fiscale e del lavoro,
perchè è questo che veramente interessa alla gente.
Nessun commento:
Posta un commento