Fa un pò effetto vedere i Vigili del Fuoco che protestano contro la riforma
delle pensioni indossando i pannoloni. Non può non ritornre alla mente l'attacco
a suo tempo di Brunetta contro i poliziotti vecchi e "panzoni". Evidentemente,
come tutti i fenomeni che hanno caratterizzato un'epoca, anche la visione del
mondo made in Brunetta ha inciso sull'autostima di tante categorie di lavoratori
legate alla necessità di esibire rassicurante prestanza. Cominciamo col dire che
molti sessantaduenni (e oltre) danno dei numeri ai ventenni, quanto a prontezza
e dinamismo. Nel nostro Paese manca una cultura della cura del proprio corpo, a
differenza ad esempio degli USA. Sarebbe bene quindi che i Vigili del Fuoco non
si buttassero troppo giù nè tanto meno cercassero la compassione dell'opinione
pubblica. Non lo fa la coetanea (sessantacinquenne) Fornero, perchè dovrebbero
farlo loro?
A parte pannoloni e cateteri, resta invece tutta sul tavolo la
loro condizione lavorativa effettivamente, quella sì (e non per loro
responsabilità) insopportabile e vergognosa.
Venendo al merito delle
questioni,va innanzitutto precisato che l'attuale situazione è imputabile non
solo e non tanto al Ministro Cancellieri ma soprattutto a diversi suoi
predecessori. La sensazione è di un corpo gestito con colpevole leggerezza, per
non dire incompetenza. Nessuno ha capito per esempio la massiccia iniezione di
Prefetti (non certo dei tecnici del settore). Come cioè se si fosse voluto
mettere in secondo piano la competenza a favore di un maggiore verticismo e
disciplina di tipo poliziesco-militare. Mai come in questo caso poi sembra
stridente il contrasto tra le esigenze di fronteggiare il Debito pubblico e
quella di fornire un servizio irrinunciabile, la sicurezza, ai cittadini (in
termini relativi la presenza dei Vigili del Fuoco, in Italia , è
quantitativamente minore rispetto a Paesi con un nostro pari grado di sviluppo,
per non parlare delle differenze interne tra territori) ma anche agli stessi
Vigili (tutti ricordiamo la tragicomica vicenda dei guanti ignifughi avariati) .
Non crediamo infatti che analogo risparmio vi sia stato nella gestione (e nella
qualità degli armamenti) della scorta dei Ministri Fornero e Cancellieri.Anche
da questi particolari si riscontra la serietà di una classe di governo.C'è chi
parla di smantellamento silenzioso in corso (non fatichiamo a crederlo), anche
qui il precariato morde (30 mila stabili e 60 mila precari), 5 anni di ritardo
nel rinnovo dei contratti, il blocco del turn over, un parco mezzi sul cui stato
è meglio sorvolare (si rischierebbe da avere gli incubi), una complessiva
situazione critica dell'apparato della protezione civile (aggravata dalla
recente condanna di 6 scienziati e dalle conseguenti dimissioni della
commissione grandi rischi al completo) per cui speriamo che non accada nulla di
veramente grave, nel frattempo...
Non sappiamo quale sia la reale volontà del
governo di mettere le mani in questa situazione. Quello che è certo è che
occorre muoversi, nell'interesse della collettività. Non vorremmo dover
rimpiangere l'epoca del Dott. Bertolaso, tecnico di valore ma un pò sfortunato,
capace di suscitare un mare di polemiche e di vicende giudiziarie. Tutt'al più,
nel frattempo, potremmo migliorare la situazione di tanti Vigili del Fuoco
facendo togliere loro quei brutti pannoloni e affidandoli alle cure della
massaggiatrice di cui si avvaleva l'ex Capo della Protezione Civile. Meglio di
niente, in attesa di tempi migliori!
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